Capita in Italia che appena il parlamento decreta un provvedimento svuotacarceri (amnistia, indulto, etc.) si scatena sulla stampa forcaiola o di parte avversa una campagna d'informazione tendente a dimostrare come il provvedimento sia contro il popolo. Metterebbe fuori, infatti, fior fiori di delinquenti, alimentando altresì il mito secondo cui nel nostro paese gli onesti vanno dentro e i veri, grossi, delinquenti stanno fuori o, se entrano in carcere, ne escono presto. La leggenda metropolitana è tutt'altro che infondata. Il problema, però, non è di questo o quel governo ma dei metodi nel fondo della classe politica tutta che di questi tempi e in quelli precedenti opera secondo strutture incriminatrici desuete e fallimentari. Come diceva Confucio "più aumentano le leggi, più aumentano i delitti", massima di saggezza che si attaglia più che mai al nostro discorso. E più aumentano le carceri, più aumentano le norme che dovranno riempirle e così via senza fine col miraggio forse di mettere dentro tutta la popolazione italiana perché ognuno uno scheletrino nell'armadio dovrebbe pur avercelo... La verità è che ogni giorno sorgono nuove leggi incriminatrici anche per materie che più semplicemente potrebbero essere represse con sanzioni amministrative. Da ciò l'aumento della criminalità che richiede nuove leggi repressive e così in aumento progressivo geometrico ad infinitum fino a riempire le carceri italiane di 70.000 esseri umani potendone contenere solo 40.000. Amnesty dove sei? Spesso il provvedimento estintivo del reato e/o della pena malgrado abbia intento di fondo "umanamente riparatore" di sfoltire le carceri, nella mancanza di una logica organica provoca effetti paradossali per cui un venditore di cd contraffatti per strada reiterato (il Gran Criminale!) sta dentro e lo stupratore di donne, il pedofilo, il rapinatore stanno fuori. Per ovviare a questa insensatezza della politica legislativa cieca e falsamente protettrice della popolazione stiamo elaborando un progetto di Diritto 2000 che sostituisce al medievale diritto penitenziale (basato sulla punizione) il neoumanistico diritto medicinale (cura preventiva e successiva, sanzioni amministrative e civili, misure di sicurezza da applicare soprattutto sul territorio). Lo scrivente, che in pensione come magistrato fa ora il drammaturgo, si batte come giudice per l'abolizione del processo indiziario e letterario, a favore di quello a prova epistemologica, per l'umanizzazione della giustizia e del sistema di pena, per il recupero dei devianti e degli emarginati attraverso l'arte in particolare drammaturgica. Inoltre ha proposto una drastica riduzione del copyright, non più proprietà intellettuale esosa ma detentio, ovvero possesso in nome dell'Umanità, per cui l'opera d'arte va data gratuitamente o, in minimis, smerciata a prezzi alla portata della tasca del popolo. Anche per tutto questo retroterra ha pronunciato sentenza di assoluzione di venditori di cd contraffatti extracomunitari per stato di necessità (leggasi fame) per un reato che comporterebbe la pena di alcuni mesi là dove, nell'attuale sistema, basterebbe la semplice sanzione amministrativa. Quale sanzione? Il carcere, per molti di questi reatucoli inventati dal legislatore ma anche per altri, è diventato un palliativo. Si sbatte dentro un contravventore della legge e chi per un motivo chi per un altro esce. Ciò dipende spesso anche dal gonfiore del portafoglio, sicuramente superiore nei grossi delinquenti e nei criminali dai colletti bianchi, capaci di procurarsi avvocatoni o vere e proprie scientifiche équipe defensionali. Da ciò la sequenza per cui il povero (per un reato anche minimo) sta dentro e il mammasantissima sta fuori. Per tale via neppure il carcere lungo o semilungo è una deterrenza. Il grosso truffatore che ha intascato milioni di euro ai danni della povera gente ha calcolato che si farà qualche mesetto di galera, cella fresca, omnicomfort, relax, vitto e alloggio a spese dello stato (500 euro al giorno ci costa un detenuto! finanziaria dove sei?) e poi andrà a svernare alla Bahamas col gruzzolo guadagnato e opportunamente congelato in una lontana banca straniera... Insomma per voler colpire tutti si finisce per non colpire nessuno e il senso dell'impunità dilaga anche tra la gente "comune": si cammina senza casco, si costruiscono case senza licenza edilizia, ci sono banche che fanno usura allegramente etc. etc. etc. tanto ora una contestazione sbagliata dal vigile, ora un condono, la multa non si paga, e se si paga chi se ne frega, e poi la casa uno se la ritrova con quattro spiccioli e un paio di mesi con la condizionale. A fronte di illeciti dilaganti di tutti i tipi la nostra prima proposta è decriminalizzare una lunga serie di condotte, i cosiddetti reati bagattellari, riducendole ad illeciti amministrativi. La via della prevenzione e della conoscenza dei mali personali e sociali nel contravvenire alle leggi è quella fondamentale per la popolazione, che spesso ignora ciò che è sotteso alle norme intese a proteggere il patrimonio morale e materiale di una nazione. In caso di trasgressione, la nostra proposta per i reati residuali è la cura. Per tutte le devianze residuali riteniamo che il miglior rimedio sia neutralizzare i devianti prima di tutto colpendo i loro beni e le loro azioni. Così chi cammina senza casco si vedrà sequestrato il motorino per un mese la prima volta, per tre mesi, la seconda e alla terza se lo vedrà confiscare dallo stato. Chi costruisce abusivamente deve sapere che senza colpo ferire, scoperta la magagna, interverranno immediatamente le ruspe ad abbattere la costruzione a meno che non si ritenga che la stessa possa essere destinata a scopi sociali in tal caso essendo requisita dallo stato. Il nostro progetto di Uomo Nuovo fondato sul Diritto Medicinale porterà all'eliminazione del terrorismo sanzionatorio penale per fondare l'uomo sull'Etica Pura basata sulla fratellanza e sulla tolleranza. La chiave di volta di un processo non sarà più l'individuazione del "cosa ha fatto" il deviante, ma "chi è" e soprattutto "perché l'ha fatto". Ciò ad evitare che urli davanti ai giudici le sue ragioni in brevi inutili frasi di giustificazione, senza sapere, i giudici stessi, vita, morte e miracoli del soggetto. La fratellanza implicherà che ciascun reo sarà affidato al giudice-psicologo che lo seguirà, con l'aiuto di esperti, nella fase del giudizio e dell'esecuzione della sanzione. La fase della sorveglianza sarà anticipata già a quella della cognizione, caricando il giudice della sorte di ogni singolo individuo sulla via per il recupero, dovendo egli seguirlo passo passo nella sanzione eventuale e nel percorso all'esterno del carcere. Nel progetto medicinale, in una prima fase di transizione, le sanzioni penali saranno sostituite per lo più da sanzioni civili e amministrative. Alla fine il Nuovo Mondo porterà allo smantellamento massiccio delle carceri che saranno abbattute materialmente o trasformate in ospedali, case per il popolo etc.. Saranno cercati spazi ecologici, pianeti verdi dove curare i soggetti affetti da patologia dello ius. Sarà rovesciato il terroristico e falso monito evangelico "Chi non è con me è contro di me", per quello iperevangelico laico "Chi non è con me rimarrà comunque con me". Howard Zehr, direttore del Mennonite Central Comunity Office americano, ha avanzato una proposta di giustizia penale riconciliativa più conforme a suo dire al modello biblico. Il sistema penale attuale è basato ancora sulla retribuzione anziché sulla riconciliazione. Gli atti criminali sono considerati come offese contro lo Stato, ovvero la generalità degli individui. Nella giustizia riabilitativa, invece, il crimine è considerato una violazione contro le persone e crea, quindi, un obbligo verso le vittime. Al riguardo punire per punire è del tutto insensato. Idee nuove ma dettate solo dal buon senso e da considerazioni elementari di chi ogni giorno opera nelle aule di giustizia e tocca con mano, in prima persona, una bilancia della giustizia squilibrata. Ne aspettiamo solo il tracollo dettato proprio da leggi desuete, apocalittiche e medioevali, degne di Rodolfo il Glabro, che per paradosso si arrogano il diritto di quadrare la retta condizione della vita sociale in nome di un diritto che di moderno ha solo il nome.
Gennaro Francione
Per chi volesse saperne di più G. Francione IL DIRITTO PENALE TRA REALTA' E UTOPIA (Utopia del sistema penale entropico). Herald editore, Roma, aprile 2008. Tutti fuori! Trattato utopistico sull'apocalisse del sistema penale e sulla sostituzione della cura alla pena nel trattamento dei criminali. La distruzione della Bastiglia continua. L'autore sottolinea l'inutilità della repressione penalistica, proponendo il dialogo, la cooperazione operosa e la nuova via medicinale che sostituisce al carcere la cura (preventiva e successiva), le sanzioni civili e amministrative, le misure di sicurezza sul territorio. Il testo, svolto su base rigorosamente giuridica, antropologica e scientifica, è preceduto da un'introduzione poetica di Visar Zhiti, il poeta albanese condannato a 13 anni di lavori forzati per le sue poesie, e chiuso da Oscar Wilde con la The ballad of Reading Gaol, il suo capolavoro poetico scritto durante la sua esperienza nel carcere. http://www.antiarte.it/eugius/saggio_entropia_penale.htm Altre informazioni su http://www.antiarte.it/eugius/saggio_entropia_penale.htm
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